Il folclore russo è ricco di storie affascinanti e suggestive, tramandate oralmente per generazioni e poi trascritte in forma scritta durante il XIX secolo. Una di queste gemme è “Morozko”, una fiaba che incarna la gentilezza del cuore, la perseveranza dello spirito umano e il potere della natura per premiare l’innocenza.
La storia ruota attorno a Marfushenka, una giovane ragazza umile e laboriosa, costantemente maltrattata dalla matrigna e dalla sorellastra Stepanida. La crudeltà delle due donne è tale che costringono Marfushenka a lavorare incessantemente, negandole anche le cure minime di cui ogni essere umano ha bisogno.
Un giorno gelido, la matrigna ordina a Marfushenka di andare in bosco per raccogliere bacche, nonostante il gelo pungente. Con freddezza e senza alcuna pietà, le due donne lasciano la ragazza sola nel mezzo della natura ostile, sperando che possa congelare a morte.
Ma proprio quando Marfushenka si sente ormai persa, appare un uomo anziano dalla barba bianca, con gli occhi azzurri come il ghiaccio: Morozko, il Dio del gelo e dell’inverno. Morozko non è una figura minacciosa, nonostante la sua potenza.
Lui osserva attentamente Marfushenka mentre lavora, notando la sua bontà d’animo e la sua indomabile speranza. A differenza di Stepanida, che era arrivata prima nel bosco cercando di sfruttare la situazione, Morozko vede il vero cuore della ragazza e decide di premiarla per la sua gentilezza e perseveranza.
Il dono di Morozko:
Morozko dona a Marfushenka una serie di doni magici, tra cui un abito dorato, gioielli splendenti, e un ricco banchetto con le migliori prelibatezze invernali. La ragazza è felice e riconoscente, ma non dimentica mai la sua umiltà. Quando torna a casa, Stepanida e la matrigna rimangono senza parole di fronte alla fortuna improvvisa di Marfushenka.
Incuriosita e invidiosa, Stepanida decide di imitare la ragazza e si reca nel bosco nella speranza di incontrare Morozko. Ma il Dio del gelo, conoscendo l’avidità e l’egoismo della giovane donna, le infligge una terribile punizione trasformandola in un blocco di ghiaccio.
La matrigna, terrorizzata dall’accaduto, fugge dal bosco promettendo a se stessa di non maltrattare più Marfushenka. La morale della fiaba “Morozko” è chiara: la gentilezza e la perseveranza sono virtù che vengono sempre premiate, mentre l’avidità e l’egoismo portano solo alla rovina.
Analizzando i Simboli:
Simbolo | Significato |
---|---|
Morozko | La natura potente, imprevedibile e giusta |
Marfushenka | L’innocenza, la gentilezza, la perseveranza |
Stepanida | L’avidità, l’egoismo, l’arroganza |
La fiaba “Morozko” è molto popolare in Russia e viene spesso raccontata ai bambini per insegnagli valori importanti.
Oltre al suo messaggio morale, la storia offre anche un interessante spaccato sulla cultura russa del XIX secolo. L’ambientazione rurale, le tradizioni legate all’inverno e la presenza di divinità legate alla natura riflettono l’importanza della spiritualità pagana nella società russa dell’epoca.
Morozko: una fiaba senza tempo
La bellezza di “Morozko” risiede nella sua semplicità e universalità. Il messaggio di gentilezza, perseveranza e giustizia è sempre attuale, indipendentemente dal contesto culturale o storico. La fiaba continua ad essere apprezzata da lettori di tutte le età per la sua capacità di trasmettere emozioni profonde e di ispirare il lettore a diventare una persona migliore.